Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
nelle settimane scorse, presso la Regione Emilia-Romagna si è svolto un incontro tra l'assessore alle attività produttive, Palma Costi, gli amministratori ed i rappresentanti istituzionali dei comuni di Modena, Cento e della città metropolitana di Bologna, territori in cui sono presenti stabilimenti del gruppo FCA, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, in vista degli incontri che si terranno a Torino a fine novembre sulla presentazione del piano industriale;
l'incontro, resosi necessario per conoscere le prospettive degli stabilimenti emiliani del gruppo FCA, in particolare Maserati, VM Motori e di Magneti Marelli (la cui cessione ha complicato la situazione), era molto atteso, sia dai lavoratori della Maserati (azienda nella quale vi è un'area progettazione in espansione ed un'area produttiva invece in sofferenza, con aumento costante dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali), che dai lavoratori della VM Motori di Cento, azienda che è entrata a far parte del gruppo FCA nel 2013 e che attualmente vede 821 lavoratori (su 1.200) con contratto di solidarietà e da quelli della Magneti Marelli, per l'assenza di un piano industriale post vendita;
per la VM nel primo semestre del 2019 è previsto il lancio del nuovo motore V6, che verrà inizialmente montato sul pickup Ram, destinato al mercato americano, ma ciò non pare dare una prospettiva stabile alla produzione, a fronte comunque dell'incertezza sul futuro dei motori diesel;
in Emilia-Romagna, quello dell'automotive è da sempre un settore strategico per l'elevato grado di competenze professionali esistenti e lo sarà sempre più nei prossimi anni, a fronte dei rilevanti cambiamenti tecnologici e di innovazione che interesseranno progettazione e produzione: il futuro della mobilità è legato, infatti, allo sviluppo di motori sempre più ecocompatibili ed alla guida assistita;
la Regione Emilia-Romagna ha già richiesto al Ministro dello sviluppo economico di convocare un incontro nazionale tra i vertici di FCA, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di tutte le Regioni, ove hanno sede stabilimenti del Gruppo FCA;
i sindaci presenti all'incontro hanno condiviso la proposta di istituzione di un Tavolo di confronto regionale, dato che il gruppo FCA conta in Regione circa 8.700 dipendenti ed un rilevante indotto occupazionale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non reputi urgente istituire un Tavolo nazionale con i rappresentanti di tutte le Regioni, ove hanno sede stabilimenti del gruppo FCA, al fine di stabilire una strategia nazionale per l'automotive, con lo scopo di salvaguardare e rilanciare i siti produttivi del gruppo FCA e soprattutto i livelli occupazionali.